Piano terra: la preistoria.

Selci, materiale litico . Piano terra, prima sala, Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina.

La sezione dedicata al Paleolitico espone una parte degli strumenti litici dell’ingente collezione raccolta nel territorio di Magliano Sabina che permette di illustrare la panoramica della produzione litica di questa area geografica essenzialmente costituita dai terrazzi che si affacciano sul Tevere.
I siti dai quali provengono i materiali esposti, databili soprattutto al Paleolitico medio, sono stati raccolti su un alto terrazzo alla confluenza Tevere: l’Aia, costituito da depositi alluvionali ghiaiosi e sabbiosi noto con i toponimi di Grappignano, Colli Oti, Macchia Grande e Colle Rosetta. I materiali più interessanti provengono dal complesso Macchia Grande – Grappignano e possono essere suddivisi in due gruppi distinti: uno fortemente modificato dal trasporto e dagli agenti esterni con incrostazioni che ne hanno alterato la leggibilità; il secondo, più consistente, caratterizzato da una importante presenza di manufatti ottenuti con tecnica di scheggiatura predeterminata, ovvero in grado di produrre schegge di dimensioni controllate (nota come tecnica Levallois).

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Questa tecnica, che fu riconosciuta e descritta da Victor Commont e che prende il nome dal sito Levallois-Perret, è esplicata in una vetrina dell’ingresso dove viene mostrato come da un ciottolo di selce, attraverso percussioni successive, si ricavano i diversi strumenti. Inoltre vi è una piccola serie appartenente ad industria su lama.


Nelle vetrine sono esposti raschiatoi e punte di freccia, provenienti sia da raccolte di superficie sia da ricognizioni programmate.
Poichè l’area è di rilevanza archeologica, è stata inserita nel quadro delle ricognizioni sistematiche condotte dalla Regione Lazio verso la metà degli anni ottanta sul territorio dei vari comuni della Sabina tiberina e questi ritrovamenti sono stati importanti per la conoscenza e per lo studio del Paleolitico in Sabina. Queste ricognizioni territoriali, cui si è affiancato il programma di catalogazione e documentazione delle collezioni dei musei civici, voluto dalla Direzione Regionale Cultura, hanno permesso una lettura più puntuale dell’organizzazione territoriale in Sabina in questa prima fase di vita dell’umanità.

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Utente:Arasmuseo/Sandbox2. (5 maggio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 5 maggio 2020, 13:54 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Utente:Arasmuseo/Sandbox2&oldid=112781371.

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